Profilo dell'Associazione
La Commanderie Internationale des Cordons Bleus de France è una associazione culturale internazionale dedicata all’enogastronomia fondata nel 1949 a Digione in Francia. Nel 1969 viene aperta la Delegazione Svizzera, nel 2016 la Delegazione di Hong Kong e nel 2023 la Delegazione Italiana.
L’associazione, a norma di statuto, si propone di esaltare e difendere la gastronomia e la civiltà della tavola, di divulgare la conoscenza dei
prodotti alimentari compresi i vini tipici, di valorizzare su scala nazionale ed internazionale le cucine tipiche regionali, di promuovere la difesa e il rispetto della genuinità, della denominazione e dell'originalità e qualità dei prodotti per l'alimentazione.
L’associazione è aperta a tutti gli interessati. I candidati a nuovi soci devono essere proposti da due soci e presentare un profilo scritto da cui risulti la loro motivazione e una breve monografia su un argomento a loro scelta di enogastronomia o cultura della tavola.
Cordon Bleu, il nome e la storia
Il termine Cordon Bleu, oggi sinonimo di eccellenza nell’arte culinaria e nome di una nota ricetta della cucina internazionale, ha una storia antica.
Risale infatti alla Francia del XVI secolo, dove il Re Enrico III istituì nel 1578 l'ordine dei Chevalier du St. Esprit, caratterizzato da una insegna con stemma pendente da una fascia azzurra, il Cordon Bleu.
Due secoli dopo il termine Cordon Bleu entra come titolo di merito nella gastronomia francese. La citazione nota più antica si trova nel libro La Cuisinière Bourgeoise di Menon (pseudonimo di un popolare ma anonimo cuoco francese dell’epoca) nell’edizione del 1752. In questo libro, Menon descrive un piatto chiamato Côtelettes de volaille à la financière a la Cordon Bleu sottolineandone in quel modo la preparazione raffinata e complessa. Il nome si trasformò poi col tempo in sinonimo di eccellenza nell’arte della cucina e del mangiare gourmet.
Un altro secolo dopo il nome ispirò la rivista La Cuisinière Cordon Bleu fondata a Parigi nel 1895 da Marthe Distel, che nello stesso anno iniziò a tenere dei corsi di haute cuisine al Palais Royal di Parigi. La scuola di haute cuisine Le Cordon Bleu Paris, ancora oggi la più famosa nel suo genere, ha aperto in seguito numerose sedi in altri paesi. In Italia, la Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu, inaugurata a Roma nel 1966 da Enrica Jarrat, Commandeur dei Cordons Bleus de France, continua con successo dal 1985 la sua attività a Firenze.
La Commanderie des Cordons Bleus de France
L’arte culinaria di alto livello è indissolubilmente legata tanto a cuochi di eccellenza quanto alla produzione di prodotti alimentari di qualità e a consumatori dai gusti raffinati che, insieme, contribuiscono al prestigio della gastronomia, delle tradizioni e dell'arte di vivere.
La volontà di promuovere congiuntamente la cultura enogastronomica e la cultura del territorio hanno ispirato la nascita a Digione nel 1949 della Commanderie des Cordons Bleus de France.
L’associazione è stata fondata da Gaston-Gérard, all’epoca Ministro del Turismo e Sindaco di Digione, allo scopo di contribuire, dopo la fine della seconda guerra mondiale, alla rinascita dell’economia agroalimentare del territorio francese e dell'Art Culinaire in tutte le sue forme e tradizioni.
Nel 1950 lo statuto della Commanderie viene registrato ai sensi della Legge 1901 della République Française e vengono creati gli Stati Generali della Gastronomia Francese e del Cibo di Qualità. Nel 1961 viene creato il Centro di Collegamento Internazionale per la Protezione delle Denominazioni e delle Qualificazioni Culinarie e delle Denominazioni dei Prodotti Alimentari. Nel 1969 viene aperta la Delegazione Svizzera. Ogni anno, la Commanderie organizza quattro Chapitre stagionali, oltre a incontri di studio ed eventi regionali, nazionali e internazionali a favore della gastronomia, dell'arte culinaria, della tavola e dei prodotti di qualità.
In Italia, vati cuochi di eccellenza e cultori di enogastronomia, Commandeurs dei Cordons Bleus de France, hanno poi condiviso queste finalità creando scuole di alta cucina e associazioni di appassionati. Fra i più noti Lydia Salvetti Cipolla, scrittrice di cucina con lo pseudonimo di Lisa Biondi, che fonda nel 1967 a Bologna la Delegazione d’Italia della Commanderie. Questa associazione fu poi presieduta a Milano fino alla sua scomparsa nel 2022 dal giornalista gourmet Toni Sarcina, fondatore nel 1981 con la moglie Terry della scuola di alta cucina Altopalato.
La Commanderie Internationale des Cordons Bleus de France
In concomitanza con la rapida ’evoluzione in atto nella società, nella produzione agroalimentare e nell’industria enologica lo statuto della Commanderie è stato aggiornato nel 2011 e infine nel 2019 modificando il nome dell’associazione in Commanderie Internationale des Cordons Bleus de France. Da quello stesso anno la Commanderie, esplicitamente rivolta alla internazionalizzazione delle finalità originarie, partecipa al Tavolo del Diritto sulla legislazione del campo alimentare organizzando incontri tematici e il premio letterario di Diritto Gastronomico. La presiede dal 2013 l’imprenditrice Marie-France Guyot-Renaud.
Nel 2016 viene aperta la Delegazione di Hong Kong e nel 2023 la Delegazione Italiana.
La Delegazione Italiana della Commanderie Internationale des Cordons Bleus de France
La Delegazione Italiana della Commanderie Internationale des Cordons Bleus de France è una associazione culturale senza fini di lucro fondata a Roma nel 2023 ai sensi dell'art. 36 del Codice Civile. L’associazione è una emanazione ufficiale della Commanderie Internationale ed è regolata da una convenzione bilaterale di cooperazione con la casa madre di Digione. La presiede dal 2024 la professoressa Marina Bartolucci Sedmak..
L’associazione, a norma di statuto, si propone di esaltare e difendere la gastronomia e la civiltà della tavola, mantenendo viva l'arte culinaria nelle sue forme più valide e nelle sue tradizioni più genuine, di divulgare la conoscenza dei prodotti alimentari, compresi i vini tipici, in particolare delle varie regioni italiane e francesi, di valorizzare su scala nazionale ed internazionale i valori delle cucine tipiche regionali, di promuovere ogni azione mirante alla difesa ed al rispetto della genuinità della denominazione e dell'originalità dei prodotti per l'alimentazione, e di confermare e rafforzare il prestigio dei prodotti alimentari di qualità, mediante approfonditi esami comparativi agevolando la conoscenza di tutta la gastronomia internazionale.
Per realizzare queste finalità l'associazione si propone di promuovere, in Italia e all'estero riunioni conviviali e di studio, di partecipare a manifestazioni, congressi, ed esposizioni nei campi dell'alimentazione, della gastronomia, dell'enologia e di ogni altra attività connessa, di promuovere indagini e ricerche nelle varie Regioni d'Italia per valorizzare e riscoprire la cucina tipica ed i prodotti e i vini tipici regionali, di organizzare concorsi, gare ed altre manifestazioni per il conseguimento dei suoi fini sociali, istituendo eventuali premi od attestati e di curare la diffusione, con ogni mezzo di divulgazione, di studi, notizie e comunicati relativi alla propria attività.
L’associazione è aperta a tutti gli interessati a questi temi, sia semplici appassionati che professionisti. I candidati a nuovi soci devono essere presentati da due soci senior, presentare un profilo da cui risulti la loro motivazione e una breve monografia su un argomento a loro scelta di enogastronomia o cultura della tavola.
Testo di Giorgio Sedmak 2024